Fatturabile Chiuso Cosa scegliere e quali sono le differenze

Fatturabile Chiuso Cosa scegliere e quali sono le differenze.

Evasione dei documenti emessi Soluzione per evitare descrizioni indesiderate e saldare ordini parzialmente evasi

Ogni singola riga all’interno di un documento SOFTA prevede due caselle di spunta dette “fatturabile” e “chiuso“.

Entrambi questi flag hanno lo scopo di regolare l’evadibilità delle righe nel passaggio da un documento (detto di origine) al successivo (detto derivato).

 

Fatturabile

Ogni riga nasce, per impostazione predefinita, con il flag fatturabile=vero; poiché si suppone che la riga dovrà venire “evasa” dal documento suo derivato. Tipicamente la riga del DDT che viene “evasa” in una corrispondente riga di fattura (da qui il nome “fatturabile”).

Ci sono però dei casi in cui si desidera inibire da subito tale percorso; ad esempio quando si tratti di una riga di note, utile nel DDT ma non richiesta nella fattura. In questo e in altri casi basterà impostare fatturabile=falso e la riga non sarà considerata in nessun caso dalle operazione di “genera da” né dalla fatturazione differita automatica.

 

Chiuso

Questo flag agisce in maniera simile al precedente, ma con un significato leggermente diverso.

Le righe nascono tutte con il flag chiuso=falso, sono cioè tutte aperte, e le loro quantità evadibili attraverso il “genera da“. Tuttavia potrebbe accadere che una certa quantità inserita nel preventivo sia poi effettivamente scaricabile solo in parte; oppure che l’articolo sia diventato improvvisamente e totalmente indisponibile. In questi casi, per evitare che la riga rimanga “inevasa” in eterno (e continuamente riproposta dal “genera da” come da scaricare), pur senza rimuoverla dal documento, se ne può “terminare” il percorso impostandone il flag chiuso=vero.

 

Sia il flag Fatturabile che quello di Chiuso vengono cambiati SOLO in seguito ad un’azione esplicita dell’utente. 

Se prima di essere chiusa la riga è stata evasa, anche solo parzialmente, allora avrà delle derivate; non ne avrà nessuna in caso contrario.

Comunicazione dati fatture Meglio annullare o rettificare il file inviato

Comunicazione dati fatture Meglio annullare o rettificare il file inviato
Le istruzioni riportano che è possibile inviare alla agenzia delle entrate per comunicare eventuali variazioni intervenute su un invio già elaborato un file contenente una rettifica.

Facile a dirsi ma un po’ più difficile da effettuare.

Come si fa e cosa consigliamo? Decisamente meglio un annullamento completo di un file precedentemente inviato per poi re inviare il file rettificato piuttosto che inviare una singola rettifica.

Quali sono le motivazioni che ci portano a pensare in questo modo.

Semplice, se si iniziassero a trasmettere rettifiche bisognerebbe tener conto che le rettifiche vanno inviate facendo riferimento sempre al protocollo del primo invio effettuato. Immaginate quindi che, in caso di contestazione con la Agenzia delle entrate bisognerebbe dimostrare di aver inviato il giorno X con protocollo Y il tal dato, che in quel file erano contenute determinati importi per le svariate partite iva e che questi importi sono poi stati rettificati in data Z con protocollo XX e così via. Si diventerebbe matti.

E che cosa succederebbe se poi alla agenzia delle entrate non risultassero gli stessi dati che risulterebbero a voi?

Secondo voi sarebbe facile far presente alla Agenzia delle entrate che abbiamo inviato, rettificato, re inviato e di nuovo rettificato etc. etc?

In caso di divergenze comunque avrebbe sempre ragione la agenzia delle entrate, meglio non entrare in questo vortice.

Meglio quindi inserire un annullamento di un protocollo trasmesso per poi inviare un nuovo file contenente con quel numero di protocollo tutte gli importi ed i riferimenti fiscali corretti, in questo caso, per contestare eventuali richieste si dovrà semplicemente dimostrare che sono stati inviate tali informazioni contenute in un determinato file protocollato il giorno Z.

Veniamo quindi a che cosa si dovrà fare sul programma di contabilità softa per annullare il file precedentemente inviato.

  • Richiamare dal menù fiscali il modulo Comunicazione dati fatture.
  • Selezionare il pulsante comunicazioni e vedrete comparire un elenco di tutti i file precedentemente creati.
  • Inserire, se non precedentemente inserito, accanto al nome file il numero di protocollo per il periodo che si intende annullare.
  • Si ricorda che non è possibile inserire il numero di protocollo solo per il file fatture emesse e/o viceversa solo per le fatture ricevute dello stesso periodo. Necessita inserire sia il numero di protocollo delle fatture emesse che il protocollo sulle fatture ricevute.
  • Inseriti i numeri di protocollo, per memorizzare i protocolli basterà un click su aggiorna numero di protocollo.
  • Solo dopo la memorizzazione e quindi in presenza di protocollo, selezionare la riga desiderata e quindi “visualizza comunicazione”.
  • In queste circostanze vedrete comparire un nuovo pulsante denominato “Crea file di annullamento”
  • Dopo il crea file di annullamento, richiamando nuovamente le comunicazioni, vedrete nella colonna data di annullamento comparirà la data in cui avete richiesto l’annullamento.
  • Ricordate che è importante controllare il contenuto del file di annullamento. Tale file, contrariamente agli altri file emessi, contiene pochissime righe e fra queste le seguenti:
    1. <ANN>
    2. <IdFile>10101020</IdFile>
    3. </ANN>

Il numero 10101020 ovviamente è di esempio, nel vostro caso dovrà essere il numero di protocollo che voi intenderete annullare.

Alcune indicazioni dalla Agenzia delle Entrate:

FAQ